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Linea 1: | Linea 1: | ||
+ | ====== ANEMIA DELLA PREMATURITÀ ====== | ||
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+ | ** Redazione: Dr.ssa E. Ferrari, Dr.ssa C. Maccioni**\\ | ||
+ | **Approvazione: | ||
+ | **Data: Luglio 2013** | ||
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+ | L’**// | ||
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+ | 1. Eritropoiesi inefficace per inadeguata produzione di eritropoietina in seguito ad uno stimolo ipossico con globuli rossi dalla vita ridotta (40-60 giorni rispetto a 120 giorni delle emazie in età adulta) | ||
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+ | 2. Frequenti prelievi ematici cui vengono sottoposti i neonati pretermine soprattutto nelle prime settimane di vita | ||
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+ | 3. Rapida espansione della massa eritrocitaria | ||
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+ | Deficit di nutrienti in particolare vitamina B12, ferro, folati e vitamina E possono aggravare tale anemia. | ||
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+ | ===== PREVENZIONE ===== | ||
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+ | ==== Clampaggio ritardato cordone ombelicale/ premitura cordone ombelicale ( “cord milking”) ==== | ||
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+ | [[spremitura_del_funicolo_per_la_prevenzione_dell_anemia_del_neonato_pretermine|Vedere Linea Guida SPREMITURA DEL FUNICOLO PER LA PREVENZIONE DELL’ANEMIA DEL PRETERMINE]] | ||
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+ | Vi è evidenza che un ritardato (> 30 secondi) clampaggio del cordone ombelicale nei neonati pretermine che non richiedano immediata rianimazione determini numerosi vantaggi: miglioramento del processo transizionale dalla circolazione fetale a quella neonatale, migliore volume ematico, minore necessità di emotrasfusioni e minore incidenza di emorragie intraventricolari. | ||
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+ | Il clampaggio ritardato del cordone si configura quindi come una sorta di trasfusione autologa limitata tuttavia da alcune criticità quali l’eventuale necessità di immediata rianimazione e il mantenimento di un’adeguata temperatura corporea, nel caso di VLBW; tali difficoltà possono essere superate dalla cosiddetta **spremitura del cordone ombelicale** (“**// | ||
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+ | La tecnica consiste nel posizionare il neonato 20 cm al di sotto del piano della placenta effettuando 4 spremiture di 20 cm di funicolo ( 2/3 della lunghezza del funicolo sono disponibili per la spremitura) della durata ciascuna di 2 secondi con clampaggio dopo la quarta spremitura; ciascuna spremitura consente di trasferire circa 7-10 ml di sangue placentare quindi complessivamente 30-40 ml impiegando un tempo totale pari a 10-12 secondi ( per maggiori dettagli vedi procedura operativa). | ||
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+ | In considerazione di tali vantaggi la spremitura del cordone ombelicale viene effettuata in tutti i neonati di **età gestazionale < 32 settimane** **o di peso previsto alla nascita < 1500 grammi**, sia che nascano spontaneamente che da taglio cesareo; solo i neonati con idrope fetale sono esclusi da tale procedura. | ||
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+ | ==== Riduzione dei prelievi ematici ==== | ||
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+ | Forse il singolo più importante fattore che contribuisce ad aggravare l’anemia del pretermine è il volume ematico sottratto durante i prelievi necessari per l’esecuzione di esami di laboratorio, | ||
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+ | ==== Terapia con eritropoietina (EPO) ==== | ||
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+ | Visto che un deficit relativo di eritropoietina rappresenta uno dei fattori patogenetici dell’anemia del pretermine per anni nelle Terapia Intensive Neonatali l’eritropoietina umana ricombinante (EPO) è stata impiegata con lo scopo di ridurre il fabbisogno trasfusionale. | ||
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+ | Da recenti ( 2012) revisioni Cochrane tuttavia emerge che: | ||
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+ | * il trattamento precoce (//early //, < 8 giorni di vita) a fronte di una modesta riduzione ( 20%) del rischio relativo di trasfusione determina un aumento del 65% del rischio relativo di ROP ≥ 3° grado | ||
+ | * il trattamento tardivo (//late//, > 8 giorni di vita) è associato ad una riduzione del 34% del rischio relativo di emotrasfusione senza in realtà esserci una differenza per quantità totale di GRC trasfusi e con una modesta riduzione del numero di trasfusioni per neonato. | ||
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+ | Ne deriva una raccomandazione ad un NON impiego precoce dell’EPO e una non raccomandazione all’impiego tardivo; l’EPO non viene quindi più utilizzata come profilassi dell’anemia della prematurità limitandone l’impiego come terapia per casi selezionati. | ||
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+ | ==== Terapia nutrizionale ==== | ||
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+ | * approccio nutrizionale precoce e completo (vedi linee guida nutrizione nel pretermine) | ||
+ | * ferro (solfato ferroso): 2-3 mg/kg/die per neonati < 1500 grammi (fino a 4 mg/kg/die per neonati VLBW) e 2 mg/kg/die per neonati di peso compreso tra 1500 e 2000 grammi; dosaggi più elevati non sono dimostrati essere più efficaci sia in termine di incremento di ematocrito a 36 settimane di età gestazionale sia in termini di esiti a distanza; il trattamento profilattico andrebbe iniziato tra la 2^ e la 6^ settimana di vita (a 2 settimane nei VLBW); neonati che ricevano eritropoietina e quelli con perdite ematiche significative necessiteranno inizialmente una dose maggiore; un apporto dietetico protratto con oltre 3 mg/kg/die di ferro dovrebbe per lo più essere evitato a causa dei possibili effetti collaterali; | ||
+ | * acido folico: non esistono definite indicazioni a supplementazione con acido folico per via orale il cui utilizzo a dosaggi profilattico di 50-100 mcg/kg/die potrebbe essere preso in considerazione in caso di VLBW o ELBW con anemia e MCV elevato o nei casi di grave anemia emolitica. | ||
+ | ===== TERAPIA CON EMOTRASFUSIONI ===== | ||
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+ | Circa l’85% dei neonati VLBW e il 95% dei ELBW va incontro ad almeno una trasfusione durante il ricovero in Terapia Intensiva Neonatale; differenti sono gli approcci utilizzati per questa particolare categoria di pazienti: difficile è infatti definire il livello di emoglobina al di sotto del quale effettuare un’emotrasfusione che risulta in un immediato incremento della massa eritrocitaria e della quantità di ossigeno; il rilascio di ossigeno ai tessuti potrebbe essere transitoriamente ridotto dall’effetto di immagazzinamento ed incrementato grazie al rimpiazzo dell’emoglobina di tipo fetale con quella di tipo adulto. Una rapida riduzione post-natale dell’emoglobina è da prevedere in tutti gli ELBW ed è improbabile che raggiunga il suo nadir prima delle 6 settimane di età post-natale; | ||
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+ | La terapia trasfusionale per l’anemia cronica è guidata dai livelli di Hb o Hct; esistono fondamentalmente due pratiche trasfusionali in base alla soglia di trasfusione: | ||
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+ | ==== Schema soglie trasfusionali ==== | ||
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+ | ====== BIBLIOGRAFIA ====== | ||
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+ | 1. Hosono S, Mugishima H, Fujita H et al. Umbilical cord milking reduces the need for cell transfusions and improves neonatal adaptation in infants born at less than 29 weeks’ gestation: a randomized controlled trial .//Arch of Diseas in childhood . Fetal and Neonatal edition, // 2008 , 93:F14-9. | ||
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+ | 2. Hosono S., Mugishima H, Fujita H et al. Blood pressure and urine output during the first 120 h of life in infants born less than 29 weeks’ gestation relatede to umbilical cord milking. //Archives of disease in childhood. Fetal and neonatal edition,// 2009, 94: F328-31. | ||
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+ | 3. Bhatia J., Griffin Iet al. Selected macro/ | ||
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+ | 4. Raju T. Timing of umbilical cord clamping after birth for optimizing placental transfusion.// | ||
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+ | 5. Whyte R., Kirpalani H et al. Neurodevelopmental outcome of Extremely Low Birth Weight Infants randomly assigned to restrictive or liberal hemoglobin thresholds for blood transfusion.// | ||
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+ | 6. Whyte R. Neurodevelopmental outcome of extremely Low Birth Weight infants randomly assigned to restrictive or liberal hemoglobin thresholds for blood transfusion.// | ||
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+ | 7. Whyte R., Kirpalani H.Low versus high hemoglobin concentration threshold for blood transfusion for preventing morbidity and mortality in very low birth weight infants. //The Cochrane Library, // Issue 11, 2011. | ||