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Linea 1: Linea 1:
 +====== I PERCORSI DIAGNOSTICO-TERAPEUTICI (PDT) ======
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 +**Redazione: Dr. R Bellù**\\
 +**Data: ottobre 2007**\\
 +**Revisione: marzo 2025**\\
 +
 +<blockquote>I percorsi clinici integrati (o percorsi diagnostico-terapeutici, PDT) sono piani di cura orientati ai compiti assistenziali che dettagliano i passi essenziali della cura di un paziente con uno specifico problema e ne descrivono il percorso atteso.\\
 +Essi offrono uno strumento strutturato per sviluppare ed implementare “protocolli” locali di cura basati su linee guida cliniche “evidence-based”  ...<cite>(H. Campbell, R. Hotchkiss, N. Bradshaw, M. Porteous. Integrated care pathways. BMJ 1998; 316:133).</cite>
 +</blockquote>
 +
 +=== Scopi dei PDT sono: ===
 +  * Facilitare l’introduzione nella pratica clinica delle linee guida e dell’audit sistematico e continuo
 +  * Migliorare la comunicazione multidisciplinare e la pianificazione delle cure, comprese le cure primarie
 +  * Raggiungere e ampliare gli standard di qualità esistenti
 +  * Diminuire la variabilità clinica
 +  * Migliorare la comunicazione col paziente e la sua soddisfazione
 +  * Identificare campi di ricerca e di sviluppo
 +
 +
 +=== I criteri per la scelta degli argomenti dei PDT ===
 + sono gli stessi che possono condurre alla formulazione di una linea guida, ed in particolare:
 +  * gravità di una determinata patologia
 +  * frequenza
 +  * particolare rilevanza clinica
 +  * criticità all’interno di un’istituzione/ente/ospedale
 +  * novità per la struttura (es. una nuova tecnologia resasi disponibile)
 +  * richiesta da parte di particolari gruppi (es. di professionisti, di pazienti, dell’alta dirigenza, ecc.)
 +
 +Diversamente da altri strumenti, i PDT registrano le deviazioni dal percorso programmato in termini di “varianza” (NeLH, 2003).
 +
 +I PDT possono essere concepiti come documenti che integrano elementi clinici del paziente con raccomandazioni tratte da linee guida, seguendo un modello prestabilito che considera lo svolgimento temporale delle azioni.
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 +Essi consistono essenzialmente “di un singolo documento clinico, di un numero di pagine variabile, facente parte integrante della cartella” (Campbell, BMJ 1998). Un esempio “storico” è rappresentato dai grafici della bilirubina.
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 +=== Elementi costitutivi dei PDT: ===
 +Si possono identificare tre elementi costitutivi:
 +  - riferimenti alla “miglior pratica clinica”
 +  - informazioni cliniche dinamicamente raccolte sul singolo paziente (elemento documentale del PDT)
 +  - informazioni sulla “varianza” tra il PDT ed il percorso effettivamente svolto dal singolo paziente
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 +== 1. Riferimenti alla “miglior pratica clinica”: ==
 +  * Utilizzo di linee guida “evidence-based”. Se non disponibili…
 +  * Sviluppo di linee guida “evidence-based”. Se non sviluppabili…
 +  * Utilizzo di consenso locale
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 +== 2. Informazioni cliniche dinamicamente raccolte sul singolo paziente ==
 +  * PDT parte integrante della documentazione clinica del singolo paziente
 +  * singole raccomandazioni tradotte in singole azioni (prescrizioni diagnostiche e terapeutiche, monitoraggi, raccolta di informazioni, interviste, ecc.) documentate dai vari professionisti
 +  * spazi strutturati per le annotazioni cliniche (ad esempio secondo la struttura “per problemi”), per annotazioni libere, e quant’altro possa essere utilizzato in una cartella clinica (ad esempio scale per la rilevazione del dolore)
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 +== 3. Informazioni sulla “varianza” tra il PDT ed il percorso effettivamente svolto dal singolo paziente ==
 +  * esplicitazione nel PDT degli outcome attesi e di quelli effettivamente raggiunti (documentati) 
 +  * documentazione dei motivi per cui eventualmente ciò si è verificato 
 +  * verifica tramite processo di audit sia a livello del singolo paziente che a livello di gruppi omogenei di pazienti
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 +=== Modello aziendale di riferimento ===
 +Il modello aziendale di riferimento si basa sui seguenti punti:   
 +  * Riferimento a linee guida e pratica basata sulle prove di efficacia
 +  * Forte connotazione organizzativa multidisciplinare
 +  * Sottolineatura degli aspetti relativi al monitoraggio e all’audit clinico
 +  * Sottolineatura della necessità di una metodologia e di un formato comune a tutta l’azienda
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 +=== Formato del modello aziendale ===
 +Per quanto riguarda il formato del modello aziendale si sottolineano i seguenti elementi:
 +  - Parte introduttiva
 +  - Criteri di ingresso nel circuito ospedaliero
 +  - Criteri di uscita
 +  - Percorso (al minimo: percorso di massima, flow-chart, matrice tempo attività)
 +  - Monitoraggio (corrispondenza tra percorso effettivo e percorso di riferimento); si deve evidenziare il legame tra PDT e audit clinico
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 +=== Progettazione dei PDT ===
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 +Per quanto riguarda la progettazione dei PDT, i punti sono i seguenti:
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 +  * Identificazione di un problema clinico rilevante
 +  * Supporto per il progetto
 +  * Formazione di un gruppo interdisciplinare rappresentativo delle diverse professionalità coinvolte
 +  * Identificazione e validazione delle linee guida
 +  * Revisione della pratica attuale
 +  * Coinvolgimento di operatori di tutte le discipline potenzialmente interessate
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 +=== Sviluppo dei PDT ===
 +Lo sviluppo del PDT aviene attravesro le seguenti fasi:
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 +  * Definizione delle caratteristiche che determinano l’ingresso del paziente in un percorso
 +  * Definizione delle attività e della loro collocazione temporale e spaziale rispetto all’intero percorso
 +  * Definizione del risultato atteso: stabilire quale stato di salute ci si attende che il paziente abbia al termine del percorso
 +  * Formazione degli operatori all’utilizzo del PDT
 +  * Fase pilota di utilizzo
 +  * Regolare analisi della varianza (analisi strutturata dei casi secondo una griglia interpretativa che permetta di cogliere gli scostamenti dalla pratica attesa in base al PDT)
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